sabato 19 febbraio 2011

Del Cammino

Per Nyctea - e per la sua gatta...


Senza far piega, un personaggio in una siepe.
Aprono i favi i paesani, cercano la regina.
Si nasconde? Mangia miele? E' astutissima.
E' vecchia, vecchia, le resta appena un anno; e lo sa.
Mentre che nelle loro celle le nuove vergini

Sognano di un duello che di certo vinceranno,
C'è ancora uno strato di cera prima del volo nuziale,
Ascesa dell'assassina al cielo di cui è prediletta.
I paesani traslocano le vergini, non ci saranno uccisioni.
La vecchia regina non si mostra: è dunque così ingrata?

Io sono esausta, esausta -
Pilastro bianco in un buio di coltelli.
Sono la figlia dello stregone che non può tirarsi indietro.
Si slacciano le monture i paesani, si salutano.
Chi c'è in quella lunga cassa bianca a terra, cos'hanno combinato, perché sento freddo?

(S. Plath, The bee meeting)

2 commenti:

NycteaNoctua ha detto...

Grazie, mia carissima Amica, è bellissima. Io non credo che "i dolori passino", credo che ci costruiscano e come tanti piccoli mattoncini a poco poco diventino parte di tutte le nostre nuove esistenze, per questo dobbiamo cercare di rendere il dolore "Bellezza". Ieri l'ho seppellita nel bosco. Era bella come una Principessa.
Un abbraccio...
Fra

Canidia ha detto...

:)
Lo immagino... L'ho pensata tanto. E le soffio un bacio...

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