lunedì 31 maggio 2010

Delle porte che si riaprono

Il blog torna ad essere "aperto al pubblico" e visibile a tutti (con l'unica restrizione della moderazione dei commenti). Il che significa che forse, dopo la "crisi" che ha seguito l'inizio del mio nuovo lavoro, tornerò ad avere qualcosa da dire. Che poi valga la pena di leggerlo... questa è un'altra faccenda.


The open door

lunedì 3 maggio 2010

Calendimaggio

Il tempo non è molto clemente, in queste settimane. Nella mia zona, poi, è addirittura beffardo: fa bello durante settimana e poi, nel weekend, si gira in pioggia.
Un vero peccato: avevo progettato escursioni e pomeriggi all'aria aperta - e finora ho realizzato ben poco. Ho atteso per giorni e giorni - poi, da sabato, mi sono "svegliata".
Nonostante le nubi e il bucato ritirato in fretta, nel pomeriggio *C.* e io ci siamo armati di scarponi, cappellacci e zappetta e siamo tornati nel Bosco.
C'erano perfino troppa gente, per i nostri gusti: gruppetti di persone rumorose e volgari che, con le loro grida, rovinavano la pace e la bellezza quasi sacrale del posto; cani lasciati liberi di disturbare la fauna protetta; odiosi bambini piagnucolosi e viziati.
Per fortuna, abbiamo incontrato lungo i sentieri anche escursionisti amabili e consapevoli: un uomo col suo cane, entrambi silenziosi e rispettosi; un gruppo di vecchine che raccoglievano fiori; marito e moglie che si sono fermati a fare una carezza a Mickey.


L'Uomo Selvatico e il Nuovo Inizio...

Non c'era molta luce: la giornata non era delle migliori e gli alberi non permettevano ai deboli raggi solari di penetrare. E' stato un Calendimaggio "lunare" - consentitemi l'espressione azzardata.
Il sottobosco odorava prepotentemente di mughetto: i primi fiori già occhieggiavano nel verde, ai piedi degli alti fusti.
Da ogni parte volgessi lo sguardo, vi erano segni di ri-generazione: magnifica, opulenta. I ragni che correvano numerosi (appena schiusi?) sul sostrato di foglie secche, gli uccelli che cantavano, le piccole querce che spuntavano dalle ghiande rimaste a dormire in terra durante tutto l'inverno.

(Anche noi, a casa, abbiamo una piccola quercia: la stiamo coltivando nell'aiuola, in attesa di poterla piantare da qualche parte: non a caso ho riletto di recente L'uomo che piantava gli alberi di Giono - non a caso sto lavorando al "Progetto E.N.T."...)

Risorgere, risvegliarsi, è necessario.
Sono rincasata carica di buoni propositi, di entusiasmo, di voglia di CREARE.
A dispetto del maltempo, degli impegni di lavoro, della mia stanchezza mentale.

Domenica sera, poi, la trasmissione di Giancarlo Nostrini La sacca del diavolo mi ha fornito nuovi spunti, nuovo "carburante": si è parlato del calendario ciclico, del nuovo inizio, del Green Man... Interessantissimo - luminoso!
E così domenica mi sono trovata a fare dolci, a svasare e a distribuire piantine per tutti: per papà, per l'amico Gigi, per nonna Teresa, per mamma Anna... Donare una pianta cresciuta dal seme è meraviglioso: un dono di Vita molto forte.

E la meraviglia di perdersi (ogni volta, come mi accade da anni) consiste nel ritrovarmi e nel ritrovare...