lunedì 1 marzo 2010

Del vento

Ho sempre amato molto il vento. Mi piace la sua forza, il suo fragore silenzioso - solo a tratti sussurrante.
E venerdì scorso, qui, si è alzato un vento fortissimo.


Immagine da Google.

Non appena me ne sono accorta, sono uscita, insieme ai gatti e al cane.
Le raffiche erano impetuose e formavano nel cortile mulinelli di foglie e rametti. La chioma del grande alloro ha cominciato a dimenarsi con grande strepito dei passeri, le nuvole correvano veloci, finché non sono scomparse del tutto, lasciando il cielo terso e luminoso.
Mi sono seduta sul gradino d'ingresso (la mia panchetta verde è ancora riparata nello sgabuzzino), ho abbracciato Mickey e ho lasciato che Cagliostro si allenasse alla caccia, correndo dietro alle foglie secche. Non appena riusciva ad afferrarne una, subito la portava in casa, come se fosse una vera preda. Avevo appena finito di pulire i pavimenti, ma l'ho lasciato fare: l'atmosfera era troppo "elettrica", per spezzarne la magia.
C'era un non so che di sospeso, come una lunga attesa che stesse per giungere a compimento.
Quando, infine, i cani della via e del circondario si sono messi ad abbaiare tutti insieme, il mio cuore ha sobbalzato: era un richiamo, il "la" dato a un'orchestra potente e invisibile.
Abbaiavano al Vento, chiamavano il Sole, risvegliavano la Terra!
Nelle case vicine, tutto silenzio. Solo il rumore di qualche imposta che sbatteva. Mi pareva di essere l'unica, a godere di quello spettacolo.
La gente, in genere, considera il vento fastidioso: scompiglia i capelli, mette in disordine i vestiti, fa volare le tegole, rovescia i vasi e strapazza i panni stesi ad asciugare.
Ma il vento è anche energhèia, nella sua forma più GRANDIOSA! E' una cavalcata, è il fragore del battito d'ali di mille e mille intelligenze celesti! Il Vento soffia sul Fuoco, riporta a noi voci e pensieri...

(Soffiava vento anche quest'estate, sulla collina di Micene, quando potevi sentire il "suo" ultimo delirio, davanti alla Porta dei Leoni...)

Sono rimasta fuori per un'ora, finché non ha cominciato a fare troppo freddo. Soltanto allora sono rincasata, soddisfatta: avevo avuto la mia Epifania...

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