mercoledì 9 gennaio 2008

Dell'ennesimo ritorno di Canidia

Ormai vi sarete talmente abituati al mio andirivieni che non ci farete più nemmeno caso. Comunque sono tornata, felicissima di aver recuperato il mio blog. Almeno questo.
Ieri ho passato il pomeriggio ad aggiornare il sito (mi mancava troppo!) e a ricopiare qualche appunto che mi è venuto in mente mentre ero nella mia Casa dei Ranocchi.
Ora che il famigerato Capodanno è passato, posso finalmente tirare un sospiro di sollievo: il tempo è ancora grigio, molto umido dalle mie parti, ma confido che presto il sole tornerà a fare capolino.
Voglio prepararmi come si deve alla Candelora visto che, in questi giorni, ero talmente scazzata-depressa-letargica che poco mi sono curata di seguire nel modo più propizio il naturale svolgersi del tempo.
Ho chiuso gli occhi. Ho dormito (parecchio: e questo non è mai un buon segno per me), letto, cucinato. Avrei dovuto occuparmi di mille altre cose, avrei dovuto avere più cura dei miei pensieri, incanalare meglio le mie energie... ma non l'ho fatto. Ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata trasportare.
Potrà sembrare un atteggiamento molto naturale e spontaneo ma, in realtà, comportarmi in questo modo non mi ha mai portato nulla di buono: ora riprendere la rotta sarà difficile. Ma tant'è. Mi andava di farlo. Sono testarda come un mulo anche (e soprattutto!) nei miei malumori, questo si sa.
Adesso non mi resta che raccogliere i cocci, fare ordine fra i rottami e aspettare - ancora un po'. Aspettare che inizi il corso di latino. Aspettare che mi dicano qualcosa per quel lavoro... So che dall'ufficio personale si sono fatti dare il mio numero di cellulare, ma ancora nessuno si è fatto vivo.
Infine, per quanto riguarda la sfera "relazioni&buoni sentimenti", lo confesso: in queste feste mi sarebbe piaciuto poter mollare il timone con la consapevolezza che qualcuno l'avrebbe afferrato al mio posto; ma questo non si è verificato. Come volevasi dimostrare.
Ma io e *lui* non molliamo: continueremo con la nostra Bottega del Frassino (ormai abbiamo una ricca produzione di streghette di ogni tipo: tra questa sera e domani posterò le foto, promesso!), con le escursioni campestri in cerca di materiali da poter poi recuperare e riutilizzare (appena il tempo ce lo consentirà), con le discussioni su libri, saggi, miti e leggende... Siamo andati a vedere la mostra Peggy Guggenheim e l'immaginario surreale e ne siamo usciti entusiasti.
In più, ho una mezza idea che mi frulla per la testa, ma di cui ancora non voglio accennare nulla.
Quello che è certo, è che devo smetterla di correre dietro alle persone nella speranza che condividano con me ciò che io amo, perché certe esperienze e sensazioni devono nascere dal cuore, spontaneamente. Sono già molto fortunata ad aver trovato *lui*, sempre così vicino, così pieno di voglia di "fare".
Quanto alla mia cara Lunaspina... spero solo che vada tutto per il meglio e che possa tornare presto in forma. Lontana, lontana da tutte le ombre di questa vita così dura. Siamo molto vicine in questo periodo e questo è uno dei regali migliori che potessi ricevere, in assoluto. Dopo un periodo di forti mareggiate (dovute alla nostra instabilità emotiva: eravamo due foglie al vento e spesso, volando insieme, finivamo per scontrarci), ora abbiamo trovato l'intesa più completa. Come mi ha scritto via mail un mio carissimo amico: "nella vita i desideri a volte si realizzano; basta saper desiderare le cose giuste".
E' una lezione che io - petulante, ringhiosa, sempre all'arrembaggio col coltello fra i denti - dovrei tenere a mente.
E la terrò a mente, promesso.

(Perdonate il post lamentoso, grigiastro, uggioso: prometto che migliorerò nelle prossime settimane. Sempre meglio le lamentazioni, comunque... che le foto delle mie torte! E queste, ahimé, arriveranno presto!)

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