mercoledì 19 dicembre 2007

Buone feste!



Di novità da raccontare (riguardanti università e lavoro) ne avrei; ma taccio, per sana scaramanzia.
Sto leggendo libri meravigliosi e sperimentando nuove ricette di cucina (a presto il nuovo fornello!)... ma non ho avuto tempo di aggiornare né il blog né il sito.
L'ho detto, lo ripeto: questo periodo dell'anno non mi va molto a genio. E, nonostante mi sia lasciata alle spalle la parentesi nero-depressiva di qualche giorno fa, ancora continuo a sperare che dicembre passi in fretta, insieme alle sue consumistiche festività modaiole. (Dopo la morte mi reincarnerò nel vecchio Scrooge di Canto di Natale, me lo sento...)
Avrei parecchie news anche dal mondo animale (finalmente ho fatto la pace con le poste vercellesi e mi è arrivato il numero di dicembre di "Impronte", la rivista della LAV! Meglio tardi che mai, ma se incontro il postino... @#**!)... ma dovrò rimandare pure quelle, dato che ancora una volta lascio il Web per un po'. Almeno fino al 7 di gennaio.
Per tutto questo tempo me ne starò rigorosamente rintanata nella mia casuccia dei Ranocchi, lontana dalla civiltà (!!) e da Internet.
Per il Web mi dispiace parecchio, visto che avevo appena cominciato a interessarmi del Dodecateismo e stavo cercando di capirci qualcosa sul sito dell'Ysee.gr.
Pazienza! Se ne riparlerà nel nuovo anno. Senza la connessione e lontano da ogni distrazione, ne approfitterò per scrivere e portare a termine tutti i racconti-poesie-storie che sono incompiuti ormai da troppo tempo.

A voi tutte/i, strie della rete, auguro di trascorrere questi giorni di vacanza in totale serenità e spensieratezza: ve lo meritate, tutti quanti.
Vi voglio bene e vi abbraccio forte forte.

lunedì 3 dicembre 2007

Il pellegrinaggio in età greco-romana

Il fenomeno del pellegrinaggio ci è noto soprattutto per ciò che concerne la religione cristiana.

Ma che cosa fu il pellegrinaggio in epoca greco-romana?

L'immagine del pellegrino intesa come persona umile e devota, alla ricerca delle corpo santo (tipica del cristianesimo), è estranea al mondo classico.
La religione classica è locale (ogni comunità possiede il suo Dio-eroe di riferimento, legato al territorio della comunità stessa, di cui difficilmente valica i confini) e questo influisce sul concetto stesso di pellegrinaggio: difficilmente, infatti, si tratta di un "pellegrinaggio sostitutivo" o ideale.
Il fenomeno è tuttavia attestato sia nella società greca sia in quella romana: il pellegrinaggio può essere individuale (rappresentanti di comunità che si recano in altre città o villaggi; a volte anche per ricorrenze familiari: ad esempio, i bambini venivano condotti a Delfi per il loro primo taglio di capelli) o di massa (l'esempio più illustre è senza dubbio Delfi; ma anche Olimpia, con i suoi giochi, a partire dal VI secolo fu meta di raduni importanti, come lo era Delo).



Il santuario di Delfi


Importanti sono inoltre i pellegrinaggi oracolari, necessari quando ci si accingeva a compiere imprese importanti.
Il più famoso centro oracolare era il già citato Delfi; ma anche Claro e Mileto godevano di una certa notorietà.
Altri santuari erano misterici: qui potevano accedere agli spazi sacri solo gli iniziati (Locri, Eleusi).
Vi erano poi i santuari della salute, come quello del dio della medicina Asclepio a Coo, che richiedevano pellegrinaggi frequenti, anche nei giorni in cui non si festeggiava la divinità protettrice.

Nel mondo romano il pellegrinaggio era attestato nell'area di Susa, dove si svolgeva una processione collettiva.
Ovidio ricorda l'usanza di legare nastri (simili agli ex-voto cristiani) in prossimità dei santuari.
Nonostante il viaggio (a dispetto dell'efficiente rete di strade romana) fosse, all'epoca, una vera e propria impresa, presso i Romani così come presso i Greci non è comunque il cammino - l'iter - ad avere una valenza religiosa, come avviene pertanto nel cristianesimo. Il percorso non è purificazione: erano fondamentali, invece, l'arrivo al luogo di culto e la partecipazione alle cerimonie collettive.

Fonte: Dott.ssa Anna Ferrari, Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro", nel corso del convegno La bisaccia del pellegrino - fra evocazione e memoria, tenutosi a Casale Monferrato, Moncalvo e Torino (giornata IV, venerdì 5 ottobre 2007).